martedì 16 maggio 2017

Cosa è meglio NON fare quando pubblichi un libro (Galateo dello scrittore emergente)


Ieri era il compleanno del mio primo romanzo. 
Per festeggiarlo, torno con una puntata del Galateo dello scrittore emergente. Perché, naturalmente, il giorno della pubblicazione dell'Angelo, ho fatto tutto ciò che segue.



1) Fotografia assumendo un'espressione pensosa.
Chiaro. Tu che fino al giorno prima riempivi Facebook e Instagram di smorfie improbabili, selfie a boccuccia di rosa e risate sguaiate con gli amici, ti ritrovi a guardare intensamente la fotocamera sperando che ricambi lo sguardo.

2) Ricerca ossessiva in libreria.
Una cosa che tutti sanno: quando esce un libro, l'autore passerà in libreria a controllare che ci sia davvero. C'è? Siamo sicuri? Non è che c'è stato un problema con la distribuzione, la motorizzazione, la dizione?
Una cosa che nessuno sa: quando è uscito il mio libro, sono entrata in libreria una volta. Uh! Il libro c'era. Accidenti, sì: era sullo scaffale. Oh, accidenti. E c'erano due ragazze lì davanti, che si stavano dando dei consigli di lettura. Una diceva all'altra: "Sai, dovresti provare la saga di Fallen". L'altra elencava titoli su titoli. Appena sono state zitte, io ho detto in un'unica parola: "doveteprovarealeggerequestoèpropriocarinolhoscrittoio". E sono scappata vergognandomi come Snoopy che riceve una lettera di rifiuto.
Non l'ho fatto più, giuro.

3) Spam come se non ci fosse un domani.
Tutti devono sapere che hai scritto un libro, giusto? Sarà meglio scriverlo su Facebook con un post approfondito. E poi ribadirlo. Creare una pagina. Invitare tutti i tuoi contatti. Attendere 30 secondi. 29. 28. 27... Scrivere un altro post dichiarando che probabilmente sarai compreso solo dai posteri.
(Scherzo: questo non l'ho fatto. Ma solo perché mi stavo ancora nascondendo dalle due ragazzine della libreria).

4) Copia-e-incolla selvaggio del link alla pagina del romanzo.
Facendo esattamente così:

Ok, torniamo seri, anche solo per qualche riga.
Vorrei dire grazie a voi che avete letto il mio libro. E vorrei anche dire grazie al mio libro che, in questi primi quattro anni di vita, mi ha permesso di conoscere persone straordinarie. Che spero di vedere tutte sabato, al Salone del Libro di Torino!

p.s.: per chi se la fosse persa, la prima puntata è qui: Galateo dello scrittore emergente: 5 comportamenti da evitare
A rileggerci,
Gisella